Valutare un’ arma non è cosa semplice. Nella valutazione concorrono diversi fattori che devono essere tenuti necessariamente di conto, se si desidera formulare un’offerta economica realistica.
Troppo spesso accade, rivolgendosi ad “improvvisati esperti”, semplici riparatori, antiquari o peggio ancora a direttori e funzionari di Enti e Musei, di ottenere frettolosamente una stima e/o una perizia di un’arma senza neppure vederla! Oppure, nel migliore dei casi, vengono fornite valutazioni talmente gonfiate, da rendere l’intera operazione a dir poco grottesca e lontana dalla realtà di mercato attuale. In tal caso basterebbe chiedere all’estimatore se lui stesso pagherebbe mai la cifra stimata… nella maggior parte dei casi non si ottiene risposta.
Quindi primo fattore determinante nella valutazione di un’arma è sicuramente la serietà dimostrabile tramite un processo trasparente e sostenibile da documenti e/o dichiarazioni ufficiali.
In secondo luogo è importante che la persona che deve esprimersi su un’arma sia quantomeno un conoscitore del tema specifico da anni e che abbia prodotto lavori, ricerche, pubblicazioni, strinto collaborazioni attive con realtà del settore, partecipato a mostre, convegni, ecc…, insomma che abbia acquisto un bagaglio di esperienze tali da potersi fregiare del titolo di “esperto”.